Il comitato della Cena di Santa Lucia ospite di Officina Giotto in carcere

calendar Venerdì 24 Maggio 2013

  

 

Oltre ottanta partecipanti, praticamente tutte le autorità cittadine a partire dal sindaco in pectore Ivo Rossi, dai vertici dell’azienda ospedaliera e dell’Usl 16 e delle associazioni di categoria, più il rettore del Santo padre Enzo Pojana e tanti esponenti del mondo accademico e della medicina padovana. Parliamo del comitato della Cena di Santa Lucia, che si è riunito come da tradizione nel carcere Due Palazzi di Padova venerdì 24 maggio 2013.


Tra il carcere e il più celebre momento di ritrovo natalizio del Veneto ci sono legami ormai molto stretti. Officina Giotto (ai tempi si chiamava ancora Consorzio Rebus) è socio fondatore dell’Associazione Santa Lucia, vari suoi aderenti prestano la loro opera come volontari. Tra questi, da alcuni anni, ci sono anche i detenuti: 12 nell’ultima edizione e 70 in complesso. Dalla Cena di Santa Lucia sono nate sette adozioni a distanza che legano i carcerati di via Due Palazzi ad altrettanti bambini ugandesi. E poi acquistando alcuni prodotti della pasticceria è possibile dare una mano a varie opere sociali sostenute dalla Cena: dall’Associazione Coletta alla Caritas Antoniana, dal Banco alimentare ad adozioni a distanza in Africa.


Dopo la visita alle lavorazioni carcerarie, i membri del comitato hanno potuto gustare un pranzo realizzato dagli chef della cucina della casa di reclusione, con un menu di prim’ordine servito sotto gli occhi interessati di uno chef stellato come Pierluigi Siviero. Nicola Boscoletto, presidente di Officina Giotto, ha presentato brevemente dati dalle carceri di tutto il mondo esposti al simposio internazionale nel quadro del progetto Eurosocial, rappresentato al pranzo anche dal delegato italiano Lorenzo Tordelli. Molto emozionanti anche il servizio del Tg2 dedicato ai volontari della Cena 2012 e una breve clip che aveva per protagonista madre Irene Garcia de Prado, la suora spagnola considerata la madre Teresa del Cile.


Brevissime, ma come sempre incisive, anche le testimonianze del nunzio pontificio all’Onu a Ginevra monsignor Silvano Maria Tomasi e di suor Laura Girotto, amica di lunga data della Cena. I due religiosi hanno fatto il punto su due opere in Etiopia che stanno molto a cuore al comitato: l’Università cattolica di Addis Abeba e l’Ospedale di Adwa. Opere sempre in bilico tra difficoltà di ogni genere e fiducia nella Provvidenza. Che però non sta al di là delle nuvole, ma si concretizza nelle facce degli amici radunati in via Due Palazzi. Tanti nel mondo medico padovano ad esempio si sono fatti in quattro per spedire in Etiopia materiale sanitario di ogni tipo. Al punto che, ha ricordato suor Laura, «le attrezzature ci sono tutte, ora mancano solo i muri».


Da segnalare, infine, la presenza dei media locali e nazionali. Leandro Barsotti sul Mattino di Padova di sabato 25 maggio ha scritto una vivace cronaca della giornata

 

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